mercoledì 12 giugno 2013

La moglie e la scelta della camicia

La scelta della camicia
Nel vestiario io sono notoriamente un gran disordinato. Contrariamente a molte altre attività, nelle quali sono perfino pignolo, nei vestiti, dalle scarpe al cappello, sono una frana. 

Ci sono anche altre attività dove non sono del tutto perfetto e fra queste, oltre l’abbigliamento, c’è a volte il comportamento a tavola, dove tendo ad abbuffarmi velocemente. 

Debbo dire anche che io e mia moglie Antonietta siamo complementari, nel senso che il più delle volte quello che manca ad uno ce l’ha l’altro, per fortuna; inoltre delle mie mancanze non mi curo più di tanto e questo a volte crea qualche incomprensione. Per illustrare meglio il concetto riporterò un episodio, classico, ovvio fin che si vuole, ma in buona parte vero. 

Un giorno, io e mia moglie dovevamo andare presso dei nostri conoscenti che ci avevano invitato, per parlare di pratiche relative a delle nostre comuni attività. 

Mia moglie mi disse: cambiati la camicia. 

Ma se me la sono messa due ore fa, dissi io, già prefigurando come sarebbero andate le cose dopo. 

No, non va bene quella. Metti quella che c’e nella camera da letto. 

Andai nella camera da letto e vidi, con evidente contrarietà una pluralità di camicie: che ce n’erano ben tre. Una sul letto, una sulla sedia ed una terza nell’attaccapanni, tutte belle, perfette, per il colletto, il colore, le maniche, tutto. 

A me sembrava che ognuna delle tre fosse il massimo di quello che poteva servire. Pensai che quella sul letto fosse la più adatta, giudicando dalla posizione perché pensai che non si mette una camicia sul letto se non deve essere immediatamente usata, e mi misi quella. 

Noo, disse lei, quella no, non vedi. Metti quell’altra. 

Ne restavano due. Cercai di risolvere il dilemma con un am-bara-dam ciccì- coccò, ma anche questo tentativo fallì miseramente. 

Ora ne rimaneva soltanto una: non mi sarei sicuramente sbagliato. Io non riuscivo proprio a capire che differenza ci fossa dall’una all’altra, né per il colore, né per qualsiasi altro particolare, tuttavia questa volta sicuro di me stesso mi misi la terza camicia e mi presentai alla mogliettina per il verdetto. 

Ma come te lo devo dire, mi investì stavolta molto contrariata, come si fa a non vedere, lì, nell’armadio: è la prima lì davanti, in bella vista, che sembra dire prendimi che è poi è l’unica adatta per una visita! 

A me è restato il mistero di tale scelta, neanche fosse stata la sfilata di moda per mister mondo alla quale mai mi era sovvenuto di iscrivermi, a meno che non fosse avvenuto a mia insaputa nel qual caso avrei fatto fare a lei brutta figura, ma io proprio non mi sentivo proprio l’equivalente maschile di Noemi Campbell e poi non si era parlato di sfilate. 

Allora io presi la solenne decisione, con estremo coraggio, volente o nolente mia moglie, mi misi la camicia che lei mi aveva indicato ed uscimmo. 

Al ritorno mi sembrò che l’effetto camicia avesse fatto un’ottima impressione, perché i discorsi mai avevano minimamente toccato l’argomento e tutto si era svolto con grande pacatezza e con incoraggianti proposte sulle nostre future comuni attività.


6 commenti:

  1. Ho visto moltissimi blog, ma questo è veramente unico e strepitoso. Direi veramente carico di vita e di storia.
    Mi piace tantissimo.
    Mi unisco volentieri ai tuoi lettori.
    Piacere, io sono Lorena

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  2. Grazie Lorena, sei molto gentile. Devo dire che ancora fatico un po' a prendere confidenza con molte cose del mondo di internet e dei social network, ma con l'aiuto di mia figlia faccio quello che posso.. Ma anagraficamente parlando di cose da raccontare ne ho tante. Spero di averti tra le mie lettrici ed io non mancherò di assaggiare virtualmente i tuoi bellissimi manicaretti (che splendide foto!) .. da sogno ! A presto. Tonino

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  3. Ha ragione Lorena.
    Un blog come questo è un miracolo sul web.
    Ciao caro Tonino, stavolta ho proprio riso di cuore:)
    Lara

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    1. Ciao Lara, mi fa molto piacere risentirti e ti ringrazio per il sostegno che mi hai sempre dato. Mi fa piacere averti fatto sorridere, sebbene mia moglie continui a divertirsi poco, tutte le volte che si deve occupare delle mie camicie ! Un carissimo saluto .

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  4. Gli uomini in generale non azzeccano mai la camicia, le donne in generale rompono le scatole e sono maniache della perfetta camicia!
    Delizioso il tuo racconto, come lo sono anche gli altri che ho letto sulla tua vita. Mi piace tanto leggere del passato e qui si può leggere... continua così. Ciao.
    Marilena

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    1. Grazie, Marilena, i tuoi incoraggiamenti mi lusingano, ma per gli abiti credo proprio che le mancanze siano tutte mie, anche se l'ho messa in ridere. Aggiungo per noi uomini, diciamo meglio vecchi, le cose non vanno proprio come col il vino, che col tempo, migliora. Speriamo che non si propaghi troppo ad altri tipi di vestiario !!

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