domenica 8 giugno 2014

MARCEGAGLIA S.p.A.

 Nel 1998 iniziai la mia collaborazione con la Marcegaglia S.p.a. per la progettazione meccanica delle reti di tutti i servizi per i nuovi impianti, in via di realizzazione, nella zona fra la Via Baiona ed il Canale Corsini, a Nord dell’Anic. 

   L’inizio di questa attività segnò per me il passaggio dalla Petrolchimica all’Acciaieria, pur restando nelle stesse tipologie di lavori, ossia tubazioni, serbatoi, pompe, apparecchiature varie ed in particolare di macchinari molto grandi e spesso e complessi.

      Le varie attività dell'acciaieria erano svolte dentro capannoni lunghi anche oltre cento metri e rimasi colpito dalla loro imponenza. 
     Il mio operato in Marcegaglia durò per oltre cinque anni, durante i quali furono realizzate importanti opere, sempre con buoni risultati, con una quantità di lavoro incredibile, che riassumo nei seguenti lavori principali.
  
    Tutta la distribuzione della rete dell’acqua di raffreddamento, dalle torri a tutte le utenze e ritorno (linee interrate ed aeree anche di 2 mt. di diametro), in una maglia complicatissima di utenze, di derivazioni, di by-pass, in lunghe file di tubi appaiati, a volte di collettori di notevole diametro da sostenere con mensole a sbalzo sui grandi pilastri dei capannoni. 
     Il progetto e la distribuzione dei fluidi principali in un grande cunicolo trasversale agli impianti con tutte le uscite e ritorni valvolati, per ciascuno dei reparti che venivano attraversati. Le Reti complete di andata e ritorno, di tutti i seguenti fluidi: 
       Rete antincendio, rete vapore, rete condensa, acqua industriale, reflui oleosi, acido cloridrico, aria compressa, azoto, idrogeno, acqua demineralizzata, metano, olio da taglio, ed altre. 

     Inoltre all'epoca furono sviluppati i progetti per gli impianti di recupero e stoccaggio dell’acido cloridrico, acqua demineralizzata, torri di raffreddamento trattamento acque di scarico, deposito olio, distribuzione e rilancio acque dal serbatoio di accumulo, collegamenti per l’alimentazione di Azoto ed Idrogeno, due nuove caldaie per vapore, ampliamento e modifiche varie del deposito, stoccaggio e rigenerazione dell’acido cloridrico per le linee dei decapaggi, pompe e serbatoi e ventilatori compresi, sistema di aspirazione dei vapori acidi, modifiche varie all’impianto di rigenerazione dell’acido, ecc. 

     I nuovi impianti asserviti furono: il decapaggio 1 e 2, la zincatura 1 e 2, la Trafilatura, la Verniciatura, la Ricottura, le nuove caldaie, oltre a modifiche varie sull’esistente. Di tutte le reti, dai disegni parziali degli allacciamenti di ciascun fluido, furono, alla fine, eseguite le planimetrie isometriche complessive, per avere sottomano tutte le utenze asservite e tutte le intercettazioni per i necessari interventi, in caso di manutenzioni o di emergenze. 

     Le reti furono dotate di supporti e dilatatori per le relative escursioni termiche previste, per il vapore e della condensa Furono coibentate. Altre linee calde furono protette contro scottature per le parti accessibili al personale di esercizio.

      Gli Standards dei materiali furono concordati ed unificati secondo normative esistenti anche in altre industrie per la futura reperibilità sul mercato per i futuri interventi e per le manutenzioni. 

     Lo spessore delle tubazioni seguì parallelamente adottando valori unificati in base alle temperature ed alle pressioni secondo apposite Specifiche di linea concordate e adeguando in seguito gli STD alle variazioni di mercato e di unificazione. 

   Per ciascuno dei lavori eseguiti vennero sempre elaborati dettagliati disegni di montaggio dai quali si potevano ricavare i disegni isometrici comprensivi dell’elenco dei materiali da acquistare.

      Nel Giugno 2004, con l’ormai avvenuto completamento della costruzione dei nuovi impianti, portò alla conclusione del mio lavoro in Maecegaglia.  Tutto questo periodo, di intensissimo lavoro, si svolse in uno stretto rapporto di collaborazione e di impegno, con importanti e positivi risultati ottenuti nei ristretti tempi necessari ai vari impianti che man mano che si appressavano alla loro messa in esercizio. 


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