lunedì 21 dicembre 2015

Cercando la moglie perfetta; andar per balli paesani

Locanda "Al Cristo" di Sorbara

L' 8 Marzo 1952 era la festa della donna. Le ragazze dell’UDI distribuivano mazzetti di mimose. Un bel fiore giallo che simboleggiava l’emancipazione della donna. 

In un locale chiamato al “Cristo”, nei pressi di Sorbara in provincia di Modena, alla sera si ballava. 

I mezzi di trasporto, a quei tempi, specie per i giovani erano le biciclette. 

Tutt’attorno alla sala da ballo quella sera c’era un gran traffico di bici, che nessuno chiudeva, ammucchiate alla meglio e un’orchestrina, molto alla buona, preparava gli strumenti, semplici, ma efficaci.

Guido, il mio miglior amico fin dall’ infanzia, aveva lasciato una sua morosina, per così dire, poi aveva trovato un'altra ragazzetta nei pressi di Sorbara e mi aveva detto che lì “si trovava da far bene ..” , ecco perché anch’io quella sera mi trovai al ballo del Cristo

Ma Guido non c’era, forse era andato al cinema, o altro; il mio amico era pieno di iniziative!

Arrivai alla sala da ballo piuttosto presto e cosi mi misi a gironzolare tutt’attorno alla pista, per prendere confidenza con il nuovo locale. 

La folla cresceva, con tanto di ragazze tutte accompagnate come si usava allora, da quelle che ora si potrebbero definire “badanti”, e che allora erano per lo più mamme, amiche più grandi o qualche altro famigliare.  


Intanto l’orchestra aveva cominciato il suo programma, a cominciare da qualche valzer più o meno lento. 

Ai lati della pista si formavano dei gruppetti di amiche e a pochi metri di distanza altri gruppetti di accompagnatrici e dall’altro lato altrettanti gruppetti di giovinotti che guardavano verso le ragazze..


Mentre le ragazze parlavano piano fra di loro, esprimendo il loro favore per questo o per quello, le mamme, chiamiamole così tutte quante, stavano più rumorosamente descrivendo le altissime qualità delle proprie figliole o raccomandate.

Capitai nei pressi di un gruppetto di donne di diverse età, che chiacchieravano; una sola ascoltava in silenzio. Forse era la prima volta che veniva lì, o forse era indecisa nella scelta. Mi avvicinai di qualche passo e le feci un cenno. 

Oh, non era il solito “Signorina, permette questo ballo?” Lei si mosse verso di me, c’eravamo capiti bene.

L’orchestra abbassò le luci, per un tango... 



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