giovedì 21 luglio 2022

SCRITTI GIOVANILI di TONINO TOSATTI

C’è un periodo nella vita in cui si manifesta l’attitudine a scrivere, ricavando e copiando dal mondo esterno, dallo studio, dallo sbocciare dei primi sentimenti amorosi, da vicissitudini particolari, felici o dolorose, riportando le impressioni, i sentimenti, quel che ci ribolle dentro, su carta, sui muri, nelle agende, come bisogno di fissare fatti, preoccupazioni, gioie ed esternare il proprio stato ed i propri pensieri.

Non è solo quello che vediamo scritto sui muri, nei pressi dell’abitazione della ragazzina conosciuta di recente “Ti amo, Lucia!”, né il concerto dell’usignolo per richiamare la femmina, ma anche il dolore per la perdita di una persona cara, di un detenuto che brama la libertà o il giubilo per un evento positivo.

      Un poeta, uno scultore, un musicista o un pittore ed altri artisti sono persone che riescono a fissare i propri pensieri, con scritti, quadri, monumenti od altro nel modo più adatto per esprimere i propri sentimenti in un’opera che trasmette ai posteri, in modo continuativo, a volte per tutta la vita e non solo in gioventù.


      Non c'è bisogno di arrivare ad Alighieri o a Manzoni, o a Picasso, o a Pavarotti né all’inno nazionale per esprimere i sentimenti, che infiammano i cuori e destano l’ammirazione ed il gusto di assaporare con i nostri sensi le composizioni che inducono a riflettere sui soggetti, i fatti raccontati, i colori e le altre qualità dell'autore sul modo di interpretarne lo spirito, ciascuno di noi a proprio modo, con le espressioni, gli aggettivi, i suoni i colori e le altre particolarità con le quali è presentata un'"Opera".

      Ognuno di noi può avere qualche predisposizione particolare per una delle attività sopra citate, a volte anche più d’una, a volte, per ragioni contingenti, ad esempio difficoltà economiche, stati sociali, ecc. Tali aspetti rimangono latenti o si sviluppano solo in tarda età, ma per alcuni la loro qualità si sviluppa prepotentemente sin dall’infanzia e per altri la forzatura produce solo modesti risultati.

      Per tornare al concetto di base, anche a me, in età giovanile capitò di scrivere poesiole (sonetti), di tenere un’agenda con i fatti più significativi che mi capitavano, di catalogare avvenimenti, di raccontare i fatti circostanti, le date, e tante altre informazioni che costituiscono anche il fondamento di questo mio Blog.

      I miei modestissimi scritti manifestano chiaramente che furono redatti quasi tutti nei momenti più difficili della mia vita, che non è stata sempre facile, che hanno risentito pesantemente della mia umile provenienza, ma anche che mi hanno consentito di inserirmi nel tessuto sociale esistente, ed in ultimo di raccontare con quanta caparbietà, sicuramente spesso con termini esagerati, le mie esperienze e gli aspetti negativi, ma anche quelli positivi.

      A conferma di ciò riporterò, in altri post, alcune modestissime cosette, scritte a penna, su di un quaderno ormai ingiallito, con tanto di data. Molte avrebbero bisogno di una spiegazione, ma le ho lasciate così perché erano riferite a me, alla mia famiglia, e rappresentavano il mio stato emotivo in quel momento ed il relativo  scarso livello culturale, evidentemente.
    
Dopo poche altre cose la mia vena poetica si esaurì e passai ad altri interessi.  

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 P.S.
Questo post era nelle bozze dal 2014 circa, corrispondente ad un periodo iniziale della malattia di Tonino. Mi decido solo ora a metterlo in redazione . A breve, in post a parte inserirò i suoi scritti giovanili .
Claudia

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